Bentornato, caro imprenditore!
Ti ho già guidato attraverso il complesso mondo della tipografia, regalandoti un’infarinatura storica e mostrandoti come i font possano parlare con una voce tutta loro, evocando emozioni e catturando l’attenzione. Oggi accendiamo i riflettori su una nuova sfida tipografica, una missione che solo i veri supereroi del design possono affrontare: l’abbinamento dei caratteri tipografici!
Prima di iniziare, però, due specifiche…
Prima di tutto, ribadiamo che per scegliere il giusto font è fondamentale comprendere le basi della tipografia, quindi, nel caso te lo fossi perso, ti lascio qui lo scorso articolo.
Poi, prima di scegliere il tuo arsenale di font, fermati un attimo: cosa vuoi suscitare nel tuo lettore? Emozione, autorità, fiducia? Nella tua mente devi assolutamente dare forma a un’idea chiara e definita su quale reazione intendi generare in chi interagirà con il tuo testo. Questo non solo deve essere il tuo obiettivo, ma ti deve guidare durante l’intero processo.
Ok, ci siamo: adesso GRAPHIC Arrow scoccherà le sue frecce… e ti svelerà alcune regole d’oro!
1. Legibility e readability
Sì, sembrano sinonimi e potresti pensare che abbiano lo stesso significato, ma sono due superpoteri ben distinti! La legibility, infatti, è la leggibilità di un carattere, mentre la readability è la leggibilità di un testo.
La prima ha strettamente a che fare con la struttura grafica del carattere: spessore, presenza o meno di grazie, crenatura (kerning) la spaziatura (tracking) o l’interlinea (leading). Si tratta di una caratteristica oggettiva e non legata ai gusti personali del singolo.
Se si cerca un font estremamente leggibile, i miei consigli sono di:
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- Scegliere font con lettere dalle forme convenzionali, perché i ghirigori, anche se bellissimi e utili per attirare attenzione, compromettono la leggibilità
- Scegliere font con una buona spaziatura: lettere sono troppo “appiccicate” tra loro rallentano la lettura e la rendono difficoltosa
- Scegliere font i cui caratteri abbiano un alto rapporto tra l’occhio (altezza di lettere come x, a, c, o, ecc…) e il corpo totale (che considera le aste delle lettere più “lunghe”).
Il modo in cui un testo viene impostato, in aggiunta al suo livello di legibility, porta a un determinato livello di readability. Si parla di tutte quelle caratteristiche di forma, tracking, kerning, colore e tutte le altre proprietà che collaborano nel creare un aspetto complessivo.
Per ottenere un testo il più leggibile possibile, i miei consigli sono di:
- Allineare il testo a bandiera e possibilmente a sinistra: evita quindi testi centrati o giustificati
- Dividere in paragrafi, non solo per migliorare l’impatto visivo, ma anche per rendere più “arieggiato” il messaggio da veicolare, dando al lettore delle pause. Gli spazi bianchi sono importantissimi!
- Utilizzare bene l’interlinea: deve essere maggiore della dimensione in punti del carattere (solitamente si usa un’interlinea di circa il 120%).
2. Creare contrasto, ma non conflitto
Una delle regole d’oro nell’abbinamento dei font richiede di creare contrasto senza eccessi. È importante scegliere font che siano abbastanza diversi da essere distinti, ma che abbiano anche un certo grado di coerenza. Ad esempio, un buon abbinamento potrebbe includere un font serif per i titoli (più tradizionale e autorevole) e un font sans-serif per il corpo del testo (moderno e leggibile).
Puntiamo al contrasto e non al conflitto: solo perché due caratteri tipografici sono diversi non significa per forza che stiano assieme!
3. Gerarchia visiva
La gerarchia visiva aiuta il lettore a navigare attraverso il contenuto. L’obiettivo è utilizzare dimensioni, spaziatura e peso del font per creare una scala gerarchica chiara: l’esempio classico è un font più imponente e pesante per i titoli e uno più leggero per il corpo del testo.
Abbinare font con pesi diversi, ma della stessa famiglia (quei font che, al loro interno, comprendono molte varianti di peso e larghezza) può essere una strategia semplice ed efficace per mantenere la coerenza stilistica.
4. Pochi (font), ma buoni
Per evitare di trasmettere disordine e incoerenza, è altamente consigliabile limitare il numero di font utilizzati. Solitamente, due o tre font sono sufficienti per la maggior parte dei progetti: uno per i titoli, uno per il corpo del testo e un terzo (opzionale) per accenti o elementi specifici.
5. Leggibilità su dispositivi/supporti
Anche se un abbinamento di font può sembrare visivamente attraente, è fondamentale assicurarsi che il testo sia leggibile ovunque. Testare i caratteri su diversi dispositivi e dimensioni dello schermo, oltre che su supporti stampati, può aiutarti a garantire che il testo si legga chiaramente (e che quindi il messaggio sia ben veicolato). La leggibilità è influenzata non solo dalla scelta del font, ma anche da fattori come il contrasto dei colori e la spaziatura.
6. Sperimenta!
Abbiamo constatato che non esiste una regola fissa per abbinare i font, quindi… sperimenta con diverse combinazioni, e fallo tenendo conto del tono di voce e del messaggio che vuoi trasmettere attraverso il design.
Man mano, con l’esperienza, ti costruirai una libreria e svilupperai delle preferenze, ma ricorda che l’importante è che il font scelto supporti l’identità visiva del progetto e sia coerente con il messaggio da veicolare.
7. Altri strumenti
Esistono altri strumenti per potenziare o meno un font: il colore è uno di questi!
Come lo utilizzi può infatti aumentare o ridurre la leggibilità, vanificare o esaltare le scelte gerarchiche e influire sui contrasti. In un progetto grafico non si esclude che il testo sia colorato e l’uso intelligente dei colori nella tipografia è estremamente importante.
In conclusione
Spesso, l’errore più ricorrente sta nel non rendersi conto dell’”umore” dei caratteri tipografici, perché come ti ho già ripetuto più volte… i font hanno una personalità!
Esistono vari strumenti e piattaforme online che possono aiutarti a trovare abbinamenti di font efficaci. Per chi è alle prime armi, questi strumenti possono essere un ottimo punto di partenza. L’abbinamento dei font è un argomento affascinante che richiede un equilibrio tra creatività e logica: sperimenta, scopri cosa funziona meglio per i tuoi progetti e non aver paura di “rompere le regole” quando il contesto lo richiede!
Ecco, caro imprenditore, una guida per trasformare il tuo design in un’arma di comunicazione straordinaria. Ora tocca a te: vai e conquista il mondo della tipografia ;-)
… E se non vuoi essere solo in questa missione, beh, noi Supereroi della Marketing League siamo qui per affiancarti!